canali di fusione?

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bewareofthevlaplayer
00venerdì 25 settembre 2009 11:17
leggendo l'interessante dispensa sulla fabricazione di una campana mi sorge un dubbio [SM=g8192] circa le appendici in cera sopra il "panettone" della treccia (canali di fusione):

1) sulla dispnsa vengono raffigurati come sporgenti dal panettone fino alla fine, quindi anche dopo la cottura del panettone stesso... come è possibile? vengono reinserite nei buchi lasciati dalla cera delle appendici precedenti andata sciota durante la cottura stessa?

2) Se si vuole creare una campana senza asola per il battacchio e quindi si incorpora il tubo in ferro come spiegato, chiaramente questo deve essere passante lungo tutta la treccia e sbucare esattamente dove si trova il canale di fusione: allora dove viene spostato quest'ultimo?

3) Durante il sollevamento della camicia a raffreddamento avvenuto, come ci si comporta con i resdui di bronzo presenti nel canale di fusione e negli sfiati che in qualche modo "legano" la campana alla camicia? come vengono rimosse queste appendici?

Attendo ipotesi!!!
Flavioswing
00venerdì 25 settembre 2009 14:21
1- Ho l'impressione che si tratti di un piccolo errore e niente più.. grazie per la segnalazione!
Il panettone una volta riposizionato è già libero da cera (che altrimenti andrebbe in fusione con il bronzo! I canali vengono solitamente protetti (e chiusi momentaneamente) con innesti di altro tipo, semplicemente per proteggere gli stessi e lo stampo da sporco ed impurità che potrebbero entrare e rovinare quindi la qualità finale della fusione.

2-Qui le tecniche e le scuole di pensiero sono tante. Non accade poi così di rado di riempire anche il tubo!
Asole fisse o passanti che siano, bisogna dire che ghisa e bronzo non sono due materiali che vanno tendenzialmente "d'accordo".
Alla lunga le asole si corrodono e si ossidano. Non sono rari i casi di campane con le calotte crepate appunto per l'azione distruttiva della ruggine. Bada bene, l'ossido di ferro non intacca il bronzo, ma l'asola che ossidandosi può iniziare a creare delle tensioni.
Diciamo che l'asola annegata nel bronzo è stata per secoli una prassi comune, ma i problemi si vedono dopo diverse decadi.. con questo non sto dicendo che ora il 70% delle campane è in pericolo..
Altro problema dell'asola annegata (sempre sia fissa che passante) è la difficoltà di centrarla esattamente nella campana. La prima conseguenza è la battuta irregolare del battaglio (da una parte più magari corretto e dall'altra più alto). Recenti studi, hanno dimostrato poi come il disassamento del battaglio comporti inoltre una usura scorretta e talvolta imprevedibile della campana.
Inoltre l'asola fissa comporta il dover fare la "controasola" per girare la campana.. altra operazione con vari pro e contro.

Il massimo è fondere la campana senza asole di alcun tipo e forarla successivamente su trapano a colonna, così da poter centrare perfettamente il foro. Di ghisa in questo caso non ci sarebbe nemmeno l'ombra!

3-Bisogna dire che la camicia non si sfila "come un maglione". Già i bassorilievi e le decorazioni tengono legate camicia e campane. Il disegno è esemplificativo, ma realmente la camicia si taglia in due in verticale. Così non serve sollevare la camicia, basta asportarla.
Idem vale per le trecce (beh, li si distrugge proprio tutto) e gli sfiati tagliati con la mola.

N.B. I disegno riportati sono relativi al sistema "tradizionale" per fondere le campane. -naturalmente (beh,oddio si spera) che i sistemi, le tecnologie e le conoscenze, vengano sempre aggiornate per migliorare la qualità del suono, qualità di fusione, la bontà dei sistemi, e anche la velocità di realizzazione (mi pare di aver sentito da qualche parte che le campane si pagano anche...).

Flavio
bewareofthevlaplayer
00venerdì 25 settembre 2009 15:14
grazie per le risposte davvero esaurienti!!!

riguardo alle nuove tecniche, chissà se qualcuno a provato a farle con grandi torni a controllo numerico... tempo di realizzazione: 2h... [SM=g8229]
Flavioswing
00venerdì 25 settembre 2009 15:47
in passato sono stati fatti diversi esperimenti, naturalmente solo all'interno, con fusioni approssimative e rifiniture al tornio..

ma la campana è uno strumento musicale, non un semplice getto di fusione, ergo l'equilibrio tonale si può paragonale alla tela di un ragno.

tocchi da una parte, ma muovi qualcosa da qualche altra....

E' molto meglio investire il proprio tempo per progettare campane che siano già apposto o che abbisognino di correzioni marginali, piuttosto che investire il tempo per capire come correggere una campana grossolana..

Flavio
Ambrosiano78
00sabato 26 settembre 2009 09:51
Non è possibile realizzare lo Strumento per asportazione di truciolo partendo da un grezzo, poiché, essendo le Campane Strumenti idiofoni, la fusione permette di ottenere quella particolare struttura della materia, con particolare riguardo all'orientamento dei cristalli, che conferisce al prodotto finito il comportamento vibrazionale desiderato affinché possa essere impiegato come Strumento musicale.
vittoper
00sabato 26 settembre 2009 15:34
1 Warning ad Ambrosiano.

Avevo avvertito di parlare agli iscritti al forum con un linguaggio semplice ed essenziale.
Questi interventi mi sanno tanto di presa in giro.

Vittorio
[SM=g8229]
Ambrosiano78
00sabato 26 settembre 2009 15:50
Re:
Mi spiego meglio

Asportazione di truciolo = processo mediante il quale, tramite un utensile tagliente, si sottraggono frammenti di materiale ad un grezzo per fargli ottenere la forma desiderata.

Strumento idiofono (o autofono) = strumento a percussione il cui suono è generato dalla vibrazione del corpo stesso, anziché, come nei membranofoni (tamburi e simili) dalle vibrazioni di una membran,a di solito, pelle d'asino.

Le caratteristiche vibrazionali, intese come possibilità di emissione del suono, composto da fondamentale / nominale ed armonici superiori o toni parziali sono strettamente legate alla struttura cristallina del materiale, struttura, a sua volta dipendente dal metodo di fabbricazione. Il noto processo di tempera degli acciai, grazie al quale un pezzo viene riscaldato e subito raffreddato in acqua per costituire in superficie uno strato duro, ma fragile, costituito da martensite, ne è un classico esempio, noto fin dalla notte dei tempi.
Fondendo un grezzo più grande e sottoponendolo ad asportazione di truciolo, si ottiene un'elevata precisione dimensionale, ma non è detto che i cristalli siano orientati in maniera tale da ottenere il risultato fonico voluto, anzi, è più probabile che sia fatta vibrare una zona che, trovandosi all'interno del bagno di fusione, ha i cristalli orientati casualmente in varie direzioni.




vittoper
00sabato 26 settembre 2009 15:58
Ok.
Questa è la teoria.
Adesso sentiamo se qualcuno conosce ciò che si fa in pratica nelle fonderie e i risultati ottenuti: i carillon costituiti da un gruppo di campane sottoposte a tornitura quale qualità fonica possono esibire?

La domanda esula dall'argomento oggetto della discussione e, se necessario, sarà posta in una nuova discussione adeguata.

Vittorio
Ambrosiano78
00sabato 26 settembre 2009 16:30
Ovviamente, parliamo di tornitura da grezzo di grandi dimensioni, perché su fusioni molto vicine alle dimensioni nominali, l'operazione è da alcuni già praticata.
bewareofthevlaplayer
00sabato 26 settembre 2009 22:07
in effetti concordo con ambrosiano: la tornitura di campane di grandi dimensioni è stata sperimentata in passato ma con risultati deludenti: viene usata per campane di dimensioni molto piccole.

Una sorta di tornitura viene usata invece per correggere l'intonazione di campane costruite tradizionalmente che dovranno fare parte di un concerto
bewareofthevlaplayer
00sabato 26 settembre 2009 22:08
mi sono informato... [SM=g8905]
bewareofthevlaplayer
00sabato 26 settembre 2009 22:09
mi sta venendo voglia di provare a fabbricarne una...
Flavioswing
00domenica 27 settembre 2009 14:43
Sfortunatamente la cristallizzazione dei materiali è oggetto sconosciuto ai più, ed i produttori che utilizzano accortezze nelle tecniche di gestione della cristallizzazione naturalmente custodiscono piuttosto gelosamente i loro segreti.

Naturalmente si può teorizzare, con il rischio che più di qualcuno si faccia delle sonore risate...

La tornitura comunque partendo da un grezzo è stata più volte utilizzata, e i risultati non sono deludenti (generalizzando pratica utilizzata nei paesi di cultura anglosassone).

Il problema non è tecnico, ma di concetto.

E' meglio investire il proprio tempo (e quindi il proprio denaro) per poter costruire campane il più possibile corrette ed eventualmente con minime correzioni da fare, piuttosto che investire molto solamente sulla correzione e tralasciando il grezzo.

Accordare una campana poi (e chi lo ha fatto o lo ha visto fare sa cosa vuol dire) non è affatto un lavoro felice, duro ed al contempo molto delicato.
L'equilibrio di una campana si può rovinare molto facilmente, e il rischio di provocare danni permanenti è sempre dietro l'angolo.
Visto che stiamo parlando di Idiofoni si può facilmente immaginare che mantenere una fondamentale e 5 parziali al loro posto non è impresa da poco.

Poi vabbè, di plurilaureati che sapevano tutto, ma alla fine non sapevano nulla, ne abbiamo già visti da queste parti.. c'è una bella differenza tra teoria e conoscenza.

Flavio

Ambrosiano78
00lunedì 28 settembre 2009 08:41
Si potrebbe interpellare il Centro Sviluppo Materiali: è orientato più alla siderurgia, ma le linee di ricerca sono generali.

www.c-s-m.it
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