amorini miei, oggi ho letto senza sosta il nuovo libro di Coelho: UNDICI MINUTI...leggete questa recensione..ma leggete soprattutto il libro
Le eroine della letteratura sudamericana sono creature fragili, hanno movenze di pencolante sensualità: Maria è una siffatta presenza; frequenta le spiagge di Rio de Janeiro ed è percorsa da fervori romantici mentre evoca nei suoi sogni un uomo, forse un principe, che di lì la sgombri.
Ella è cupida di vero amore e si presterebbe con tutta l'anima ad una fuga passionale. I suoi occhi scuri, simulacri di pura devozione, s'aggirano inquieti, bramosi, sognanti. Paulo Coelho non poteva creare donna più cristallina. E' indubbio il talento dello scrittore brasiliano nel fabbricare creature friabili, nell'alchimiare forme patetiche di sano sentimento cartaceo. Egli è il perfetto effigiamento della narrativa sudamericana; lacrimante, puerile, fantastica.
Coelho trascorre agilmente il lettore, lo lusinga cantilenando storie semplici e lamentose; se possedesse cruda ferocia sarebbe scrittore di genio. Eppure in "Undici minuti" Coelho ha voluto cambiare qualcosa. Ha voluto, anche, ragionar di sesso. L'impreveduto principe azzurro conduce Maria a Ginevra per smarrire i sogni e ingegnare il suo corpo in un modesto ed infimo night club di Rue de Berne. Qui ella, splendida prostituta, maneggerà tutta l'attrezzeria del sesso, praticandosi onanismi, amplessi, stravaganti orgasmi. Il tutto, naturalmente, rigorosamente in undici minuti, il ritratto cronometrico di una storia d'amore.