Domenica 18 luglio, ferrata Vaio Scuro

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ramingo75
00venerdì 9 luglio 2010 10:10
Quest'anno non sono ancora salito oltre i duemila metri, così pensavo di cominciare a farlo con una montagnola a me più vicina, e comunque mai esplorata, che è il monte Obante (2072 m), del gruppo del Carega, seguendo il giro proposto dal sito di VieFerrate.it.

Chi desidera associarsi venga, è ben accetto (altrimenti non avrei scritto, no? [SM=g27987] )

Anche perché è un'escursione in cui non c'è la compagnia della flora e dei torrenti e insomma diciamo della natura più viva di altri miei giri solitari...

Per gli orari ci si può mettere d'accordo... e per ora non mi viene in mente altro da dire.

ciao ciao
(Ale74)
00venerdì 9 luglio 2010 10:39
vediamo, può essere...

intatno...okkio ai segnavia che lasciano a desiderare....se hai una cartina di 15 anni fa meglio...
muress
00venerdì 9 luglio 2010 14:34
Grazie. Sarebbe bello ma non posso. Buona escursione.
ramingo75
00venerdì 9 luglio 2010 22:17
Ale, perché una cartina sentieristica vecchia dovrebbe essere migliore di una nuova?
(Ale74)
00sabato 10 luglio 2010 00:33
Re:
ramingo75, 09/07/2010 22.17:

Ale, perché una cartina sentieristica vecchia dovrebbe essere migliore di una nuova?




semplicemente perchè quando ci sono stao io sulla mia fiammante e nuovissima cartina c'era ilsentiero (numero a caso) 123 ex 345 e sulla roccia c'era scritto mooolto evidentemente sentiero n° 5 per di qua e sentiero n° 6 per di la....questi due numeri erano riportati in una vecchia cartina che il mio amico aveva a casa.....se ci vengo ti racconto tutta la storia....
ramingo75
00sabato 10 luglio 2010 09:23
(Ale74), 10/07/2010 0.33:




semplicemente perchè quando ci sono stao io sulla mia fiammante e nuovissima cartina c'era ilsentiero (numero a caso) 123 ex 345 e sulla roccia c'era scritto mooolto evidentemente sentiero n° 5 per di qua e sentiero n° 6 per di la....questi due numeri erano riportati in una vecchia cartina che il mio amico aveva a casa.....se ci vengo ti racconto tutta la storia....



[SM=g28002] [SM=g27985]


ramingo75
00domenica 11 luglio 2010 17:43
Dimenticavo che in questi casi è bene mettere il proprio indirizzo di posta elettronica:

deviszanotto@hotmail.it

ciao ciao
(Lorenzo79)
00lunedì 12 luglio 2010 10:07
Ciao Ramingo! Io ho fatto il giro sabato (utilizzando, come riferimento, sia la relazione di vieferrate che quella del caicastelfranco) e non ho avuto particolari problemi di segnaletica. Percorso ad anello stupendo, con panorami grandiosi e in totale solitudine visto che non c'era un'anima (tranne in prossimità del rifugio Scalorbi). Ho trovato solo un pò di nebbia verso le 13 quando, dopo una breve sosta al suddetto rifugio, ho imboccato il sentiero 113 in discesa che oltrepassa i pinnacoli de l'Om e la Dona, ma niente di preoccupante.
Buona escursione!
Faustodossi
00lunedì 12 luglio 2010 10:14
si parte da campogrosso, e da che ora?
se invece di domenica si potrebbe spostarla a sabato?
ancora grazie
(Ale74)
00lunedì 12 luglio 2010 17:04
Re:
(Lorenzo79), 12/07/2010 10.07:

Ciao Ramingo! Io ho fatto il giro sabato (utilizzando, come riferimento, sia la relazione di vieferrate che quella del caicastelfranco) e non ho avuto particolari problemi di segnaletica. Percorso ad anello stupendo, con panorami grandiosi e in totale solitudine visto che non c'era un'anima (tranne in prossimità del rifugio Scalorbi). Ho trovato solo un pò di nebbia verso le 13 quando, dopo una breve sosta al suddetto rifugio, ho imboccato il sentiero 113 in discesa che oltrepassa i pinnacoli de l'Om e la Dona, ma niente di preoccupante.
Buona escursione!




Han sistemato la segnaletica?
Intendo, i numeri dei sentieri corrispondono alle mappe?
fedipos
00lunedì 12 luglio 2010 17:20
clima e dintorni
Non è una critica, ma come cavolo fate con lo zero termico a 4900 metri a stare a 2000? E' proprio una curiosità mia personale.
(Ale74)
00martedì 13 luglio 2010 09:56
Re: clima e dintorni
fedipos, 12/07/2010 17.20:

Non è una critica, ma come cavolo fate con lo zero termico a 4900 metri a stare a 2000? E' proprio una curiosità mia personale.




Con una botte da 500 litri di acqua al seguito.... [SM=g27988]
arteriolupin
00martedì 13 luglio 2010 10:23
Re: clima e dintorni
fedipos, 12/07/2010 17.20:

Non è una critica, ma come cavolo fate con lo zero termico a 4900 metri a stare a 2000? E' proprio una curiosità mia personale.



Beh, se parti prima delle 6 di mattina, arrampichi su una parete rivolta ad ovest o a Nord e finisci per le 11...

In un qualche modo ce la si fa...

Io ed amici la scorsa sttimana abbiamo arrampicato - come tanti - in Grignetta... A circa 1900 di altitudine.
Spigolo rivolto ad Ovest, partenza ipermattutina e anche i sentieri attentamente scelti per essere "in ombra" il più possibile.

Se, invece, mi parli di andare a camminare o per ferri esposti a sud o ad est, in questo periodo...

Oddio, si può fare, per carità... Ma con studio attento delle possibilità di reperimento liquidi.

Tutto è possibile, it's only a state of mind...

Dicono così, i giovani...


(Lorenzo79)
00martedì 13 luglio 2010 11:08
X Ale 74
Ehm...veramente no! Comunque, secondo me, seguendo le indicazioni presenti nella relazione trovata sul sito caicastelfranco.com (che secondo me è più esaustiva, specie per la descrizione del ritorno, di quella presente qua), non ci si può sbagliare! Io, all'inizio, ho seguito il sentiero 105 fino a Forcella della Scala dove terminano i tratti attrezzati. Sceso da là si arriva, dopo un centinaio di mt, al Giaron della Scala alla cui sinistra, su un masso, con il numero 5 (o forse era 6? Cacchio, moh non mi ricordo...), si stacca il sentiero che porta su alla Forcella Lovaraste da dove, a destra, parte l'evidente sentiero alto del Fumante. Lo si segue tutto fino alla fine e, giunti al Passo dell'Obante, si scende a sinistra in direzione Rifugio Scalorbi. Da là si seguono le indicazioni per il rifugio Battisti e, raggiunta località Porte di Campobrun, si imbocca a sinistra il sentiero 113 che, di fatto, porta al parcheggio.
Ciao!
ramingo75
00martedì 13 luglio 2010 12:20
Ciao Muress. Vabbè, sarà per un'altra occasione. Non si dice sempre che le montagne non scappano da dove sono?



Grazie Lorenzo per la rassicurazione sulla segnaletica e per le precisazioni. In effetti in rete mi pareva che ci fosse un tantino di confusione a riportare la segnaletica, anche nel sito ufficiale del Carega. Leggerò anche la relazione -che mi era sfuggita di vista- del CAI di Castelfranco.



Fausto, non si parte da Campogrosso ma dalla località Gazza, dal rifugio Battisti, percorrendo il giro che trovi descritto sul nostro sito. Per l'orario, invece, direi -ma tutto deve essere inderogabilmente precisato entro giovedì sera- di fissare per le 5.30 (massimo 6.00) il ritrovo al parcheggio del Cesare Battisti, quindi la partenza dell'escursione è alle 6.00 (massimo 6.30). Per me non fa alcuna differenza se poi spostiamo la data il giorno prima, ma non so gli altri (se esistono quest'altri).



Ale, caso vuole abbia ciò che ci serve: una cartina sentieristica dell'85. Comunque i segnavia coincidono con quelli indicati dalla relazione in questo sito (indicati con l'"ex" iniziale). Quindi se vieni abbiamo anche questo.



Fedipos, incorporeremo nello zaino una flebo di liquidi e sali minerali il cui tubicino sarà direttamente e accuratamente infilato sul culo per non perdere di lena durante la scarpinata, ma prima ci spalmeremo con altrettanta cura e a grandi pennellate di crema protettiva, anzi ce la getteremo addosso direttamente dal secchio.

A parte gli scherzi, è un problema che avevo già preso seriamente in considerazione, ma hai fatto bene a risottolinearlo. Io partirei addirittura mezz'ora prima dell'alba. Vediamo gli altri (ma cisono?).



Arterio, e se l'ombra me la procuro da me portandomi un ombrellino, che è leggero, pratico e in caso di caduta fa da paracadute?

A parte anche qua gli scherzi, si deve proprio tener conto del fattore caldo...



Non ho più tempo per scrivere...

a presto, forse stasera


(Ale74)
00mercoledì 14 luglio 2010 16:12
Re:
(Lorenzo79), 13/07/2010 11.08:

X Ale 74
Ehm...veramente no! Comunque, secondo me, seguendo le indicazioni presenti nella relazione trovata sul sito caicastelfranco.com (che secondo me è più esaustiva, specie per la descrizione del ritorno, di quella presente qua), non ci si può sbagliare! Io, all'inizio, ho seguito il sentiero 105 fino a Forcella della Scala dove terminano i tratti attrezzati. Sceso da là si arriva, dopo un centinaio di mt, al Giaron della Scala alla cui sinistra, su un masso, con il numero 5 (o forse era 6? Cacchio, moh non mi ricordo...), si stacca il sentiero che porta su alla Forcella Lovaraste da dove, a destra, parte l'evidente sentiero alto del Fumante. Lo si segue tutto fino alla fine e, giunti al Passo dell'Obante, si scende a sinistra in direzione Rifugio Scalorbi. Da là si seguono le indicazioni per il rifugio Battisti e, raggiunta località Porte di Campobrun, si imbocca a sinistra il sentiero 113 che, di fatto, porta al parcheggio.
Ciao!




Ciao....Grazie per la spiegazione....ma....facciamo un tuffo nel passato così spiego il perchè della mia affermazione sulla cartina...

Premessa
Egregio Dot.Com.Cap.Sal. Fedipos, si metta un bavaglio...non serve mi dia del coglione..ho già provveduto da solo... [SM=g27987] ...

Aneddoto
Verso metà settembre dell'ormai lontano 2008, sono partito con un amico alla volta del Vajo scuro.
Per "comodità" abbiamo optato per la partenza dal rifugio Revolto (feve sti du conti....) dicendoci "cosa vuoi che sia...son solo 500 metri in più....".
Benissimo, siamo partiti da Revolto, tappa obbligatoria al rifugio Pertica (saranno state tra le 08:30 e le 09:00 - orario importante ocio...), caffettino per darci la carica e poi via verso Scalorbi.
Arriviamo allo Scalorbi, breve pausa contemplativa dei panorami, e giù per il Vajo Pelegatta (la guida allegata alla mappa del Carega dice "Assolutamente sconsigliato in discesa" ma non lo sapevamo.....).
Terminato il Vajo ci immettiamo nel sentiero, come da relazione/manuale che porta al Vajo Scuro; tutto sotto controllo.
Iniziamo a seguire il sentiero e arriviamo all'imbocco del Vajo, pausetta corroborante, vestizione e via su per il Vajo. Salita tecnicamente non estrema ma comunque non da sottovalutare.
Usciamo dal Vajo e ci fermiamo per togliere l'armamentario e riporlo nello zaino,"dove si va? Destra o sinistra?", breve sguardo alla cartina e prendiamo a sinistra, svincola di qua svincola di la e arriviamo in quello che interpretiamo come il "Giaron della Scala" (e non poteva non essere lui co tute che le giare...).
Dove andiamo? Semplice, consultiam la mappa e decidiamo che problemi ci sono?
Oppelalà....la mappa eccola qua....
"dunque noi siamo qua e dobbiamo andare la, bisogna che seguiamo il sentiero n° 195 e poi il sentiero n° 157 che ci riporta al rifugio Scalorbi"...Perfetto....Partiamo...
"Oh...senti qua...qui c'è scritto sentiero 5 a sinistra e sentiero 6 a destra...ma dei due numeri che cerchaimo manco l'ombra...."
"Ma porca paletta....e deso che si fa?"
"bho...siamo di qua del monte e dobbiamo ndare di la...scavalchemo..."
E siamo partiti verso l'alto, su per il giaron....due passi avanti e uno indietro....ma dopo lunga lotta abbiamo sconfitto il giaron e siamo arrivati sopra (non saprei dire se era la cima o na cima...). Molto bene via verso sinistra....ma...attenzione che il mugobastardo è sempre in agguato...Arriviamo ad una forcellina "ohhhhhh....caxxo...finalmente si scende..." e via giù per un ghiaione...."nhaaaa...na mexxa...se va da nesuna parte....indrio..."
"ufff.....cheduepalle...."
Torniamo alla selletta e ci si palesa quello che poco prima non avevamo visto un magnifico (si fa per dire) sentiero che sale in costa....
La domanda nasce spontanea "come mai non lo avete visto prima?" semplice....il mugobastardo copriva il segnavia e noi non ci siamo preoccupati di cercarlo....
Comunque...seguiamo il sentiero e finalmente arriviamo in cima ed iniziamo la discesa verso il rifugio Scalorbi....
Sono ormai le 18:00 quando arriviamo al rifugio Scalorbi (ormai chiuso, forse era un attimo dopo metà settembre) e mangiamo il primo panino della giornata.....esatto il PRIMO perchè al grido (mio) di "fin che no vedo riferimenti che conosco no se magna..." abbiamo depositato gli zaini e ci siamo rifocillati...in pratica circa nove ore dopo l'ultima pausa....finito il panino, bevuto un sorso (un litro in verità) di tè ci siamo tuffati verso la macchina con l'immancabile sosta al pertica per bere una bevanda calda....poi giù alla macchina che ormai era buio.....
Una bella avventura...un fottio di metri di dislivello un casino di ore in giro per monti...ci siamo devastati ma, passato lo scago iniziale, una volta ritrovata la giusta direzione, ci sismao divertiti...
Ah...stavo per dimenticare....abbiamo anche preso in considerazione (visto che lo vedevamo non troppo lontano) l'opzione di scendere al rifugio Campogrosso e farci venire a prendere....
BRUNOZOE
00mercoledì 14 luglio 2010 17:54

X ALE74:.


Comunque...seguiamo il sentiero e finalmente arriviamo in cima ed iniziamo la discesa òungo il "prà degli angeli" verso il rifugio Scalorbi....


Scusa se mi permetto,non vorrei fare il saccente,ma essendo un "martire" del Carega versante Nord (credo che da Verona saro' andato in auto sul vicentino/trentino per fare i vaj almeno una ventina di volte),capisco dal tuo racconto che la frase riportata sopra da te non corrisponde al vero ,perche' - 1) il "pra' degli angeli" scende sempre verso il vicentino dal sentiero alto del Fumante e non verso Scalorbi....quello e' l'Obante.......2) - probabilmente tu non hai fatto il sentiero Alto del Fumante,cioe' le creste,ma sei andato giu' e poi risalito il ghiaione......avresti trovato delle corde sulle creste del Fumante......3) complimenti per aver fatto il vajo di Pelagatta in discesa.....sei sicuro che era proprio quello? parte proprio dietro il rif.Scalorbi......pendenza terribile nell'imbuto e terreno marcissimo....farlo in discesa,poi......complimenti,avete avuto un bel coraggio......
Comunque la relazione su questo sito del Vajo Scuro.....partendo pero' dal Battisti,e' fatta veramente bene ed e' impossibile sbagliare.......e' il piu' bel giro ad anello del Carega.....


ciao BRUNO

(Ale74)
00giovedì 15 luglio 2010 09:09
Re:

1) il "pra' degli angeli" scende sempre verso il vicentino dal sentiero alto del Fumante e non verso Scalorbi....quello e' l'Obante.......

mi sarò sbagliato oppuro lo avremo fatto in salita oppure non lo so. Comunque ora tolgo questa errata affermazione.

2) - probabilmente tu non hai fatto il sentiero Alto del Fumante,cioe' le creste,ma sei andato giu' e poi risalito il ghiaione......avresti trovato delle corde sulle creste del Fumante......

Magari le abbiamo trovate, nuove fiammanti e d'acciaio, ma non essendo una relazione non mi sembrava rilevante, magari ho trovato anche un passaggio decisamente pericoloso e non assistito che se si perde la presa tanti saluti.


3) complimenti per aver fatto il vajo di Pelagatta in discesa.....sei sicuro che era proprio quello? parte proprio dietro il rif.Scalorbi......pendenza terribile nell'imbuto e terreno marcissimo....

Secondo te? Va bene che ho sbagliato un dettaglio importantissimo come quello del Pra degli Angeli ma il resto è tutto corretto


Comunque la relazione su questo sito del Vajo Scuro.....partendo pero' dal Battisti,e' fatta veramente bene ed e' impossibile sbagliare

Certo, rileggendola ieri con attenzione maggiore.....
BRUNOZOE
00giovedì 15 luglio 2010 18:08
X ALE74:
guarda che non era mia intenzione farti delle critiche o quant'altro.....ci mancherebbe.....mi spiace se te la sei presa,chiedo scusa.....la mia era piu' che altro una precisazione che puo' servire a chi,come domenica prossima,vuole fare il giro in questione fornendogli comunque qualche dettaglio in piu' che gli puo' tornar utile.....

ciao BRUNO
(Ale74)
00giovedì 15 luglio 2010 20:01

ma non essendo una relazione non mi sembrava rilevante



e magari....visto che non mi sembra di averlo letto da nessuna parte...ma magari negli anni questo buco cìdi qualche centinaio di metri si è anche riempito...


magari ho trovato anche un passaggio decisamente pericoloso e non assistito che se si perde la presa tanti saluti.



ramingo75
00venerdì 16 luglio 2010 00:01
CAMBIO DI PROGRAMMA

Visto il rischio di rovesci temporaleschi per domenica e vista la natura dell'escursione, preferisco spostare l'uscita a domani, giorno in cui non sono comunque esclusi fenomeni isolati di precipitazione che interessino proprio la zona dell'escursione. E' da tenere seriamente presente anche il problema del caldo.

Ritrovo per le ore 5.00 al parcheggio dell'ultimo tornante della strada che porta al rifugio Cesare Battisti (non al parcheggio del rifugio, che si trova comunque nei paraggi). Partenza della piccola ma bella avventura alle 5.30.

Discesa alternativa (se è il caso):
"Per scelta o per necessità è possibile evitare la salita alla Forcella dell’Obante ed iniziare la discesa direttamente dalla Forcella della Scala, tale soluzione è sicuramente meno interessante e in ugual modo lunga e faticosa. Dalla Forcella della Scala si discende per terreno scosceso verso il Giaron della Scala, dove si incontra, il sentiero G 05 proveniente dal Rif. Giuriolo al Passo di Campogrosso. Si prosegue in discesa affrontando numerose serpentine fino a raggiungere, attraversando verso destra, la Guglia GEI, nei pressi della quale per mezzo di una breve galleria si giunge al “Piazzale SUCAI”. Si procede sempre su evidente sentiero segnato per la Sella del Rotolon e il seguente Passo Buse Scure, dal quale si prendono a destra le tracce del sentiero n. 33. Si continua con lungo percorso inizialmente roccioso poi per prati e bosco, non senza alcuni saliscendi necessari per superare la parte terminale dei vai di Lovaraste e di Pelagatta. Infine seguendo una mulattiera, si raggiunge il penultimo tornante della strada che porta al Rif. Battisti, dal quale per una scorciatoia e un breve tratto di strada asfaltata si perviene al parcheggio, nostro punto di partenza, 2.00 ore." (www.caicastelfranco.com)

Insolita ma possibile variazione: rif. Battisti 1265m - ferrata Vaio Scuro - monte Obante 2072m o solo Passo dell'Obante 2010m - rif. Scalobri 1767 m - ferrata Campalani, che arriva fin sotto cima Carega 2259m - rif. Scalobri - rif. Battisti (per il sentiero n. 113). Dislivello: 1400 m; tempo di percorrenza: 8-10 ore (il tramonto è dopo le 19, quindi, nel caso possa servire, abbiamo abbastanza margine di tempo).



Chi viene bene, chi non viene... che volete che vi dica? mi farà compagnia la Montagna... [SM=g27985]

ciao ciao



BRUNOZOE
00venerdì 16 luglio 2010 09:12

X ALE:
ma di che buco stai parlando???????chi e cosa lo ha riempito??????????
........il caldo???????

X RAMINGO: .......andar in montagna da soli fa bene,tempra lo spirito.........occhio solo se c'e' il nebbione....per il resto nessun problema
n.b. quando arrivi alla selletta della Poe sui 1500 mt circa,non prendere la traccia sulla sinistra perche' porta al vecchio sentiero dei contrabbandieri ora in disuso e sconsigliato,ma scendi sulla destra e dopo qualche decina di metri c'e' il primo tratto attrezzato in discesa per il vajo Lovaraste....e' l'unico punto in cui ti puoi sbagliare......

ciao e buon divertimento.
(Ale74)
00venerdì 16 luglio 2010 17:40
Re:
BRUNOZOE, 16/07/2010 9.12:


X ALE:
ma di che buco stai parlando???????chi e cosa lo ha riempito??????????
........il caldo???????





Per buco si intende interruzione di sentiero con svariate decine di metri sotto.....ma forse mi sbaglio....io non c'ero quel giorno....mi sono inventato tutto....se poi l'interruzione è stata sanata dal caldo meglio....grazie sig. caldo...
Faustodossi
00venerdì 16 luglio 2010 20:28
per me devo dire che sarebbe più vicino il rifugio campogrosso
BRUNOZOE
00lunedì 19 luglio 2010 12:58


x RAMINGO:

Ma l'hai fatto poi il giro del vajo Suro+fumante+obante?

ramingo75
00lunedì 19 luglio 2010 21:33
Sì e no. Sì, sono stato sul Carega; no, non ho fatto il giro che avevo programmato. Abbiamo quasi improvvisato e alla fine ne è uscito questo particolare itinerario: vajo del Bisele - ferrata Campalani - vajo Pelagatta (in discesa [SM=g27994] !!!). Giornata sfiancante (il compagna non si fermava un attimo!) ma soddisfacente. Devo assolutamente tornarci al più presto su quella montagna: ho già nostalgia...
BRUNOZOE
00lunedì 19 luglio 2010 21:41


Vaio Bisele? da dove l'hai preso? se hai voglia di raccontarmelo un po'.....
ciao

ramingo75
00lunedì 19 luglio 2010 21:50
Rieccomi.

A destra della base del Torrione Recoaro si prende il vaio Scuro, a sinistra invece inizia(?) il vaio Bisele, che s'incanala nel tratto finale del vaio Lovaraste.
BRUNOZOE
00lunedì 19 luglio 2010 22:02


come e' il vaio? e poi per passare dall'altra parte,per la Campalani da dove siete passati?

ramingo75
00lunedì 19 luglio 2010 22:14
Il vaio è questo (se intendi come sia tecnicamente). Per raggiungere la Campalani ci siamo mantenuti sul sentierino -mi baso sulla cartina che sto tenendo in mano perché sul posto non facevo altro che fidarmi ciecamente dell'amico cresciuto sul Carega come un camoscio- sul sentierino, dicevo, che passa sull'orlo di Pra dei Angeli e di Boale dei Fondi e sotto cima Mosca.
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